La nevrotica prassi di intervistare i politici mentre passeggiano, o attraversano piazze, o entrano in macchina, o si infilano negli androni dei partiti col telefonino incollato all’orecchio e i microfoni dei cronisti infilati in bocca, è stata assunta non a caso da una ditta di merendine come modello pubblicitario per un improvviso e collettivo calo di zuccheri.
Di quale merendina avremo bisogno per contrastare la ridicolaggine di queste rituali rincorse di peripatetiche che gongolano in cuor loro per tanta attenzione e non si rendono conto di essere solo merde semoventi con un nugolo di mosche attorno?
Sappiamo bene che per molti miliardi di mosche la merda è buona quanto una merendina al cacao. Io, francamente, non saprei dire se mi fa più schifo la merendina o le mosche.