5 novembre 2014 – BIBLIOTERAPIA 2014 – Come ammalarsi (o curarsi) con i libri
Variazioni sul tema: Mente e Corpo
Conversazioni, letture e visioni a cura dell’AISPED Associazioni Italiana Studio e Psicoterapia Eating Disorder.
Auditorium – Istituto “G. Lettimi” Rimini – Ore 17 – Ingresso Gratuito
Quando qualche giorno fa una mia cara amica, giovane psicoterapeuta con una brillante carriera in divenire, mi ha chiesto se avevo voglia di scrivere un racconto sul tema Corpo e Dolore Mentale non ci ho pensato un attimo. Mi ha buttato l’idea la sera e la mattina del giorno dopo, ore nove, il racconto era pronto. Il titolo del racconto: L’uomo che si tatuava il dolore. Racconto duro, diretto, di quelli che ti colpiscono dritti allo stomaco. Solo dopo averlo terminato il Grande Censore, il mio Super-Io, ha iniziato a pormi delle domande.
Di seguito il dialogo di quella mattina tra Me (me) e il Grande censore (gc)
gc: “Davvero hai intenzione di mettere in piazza così brutalmente i tuoi sentimenti?”
me: “Non è che ho voglia. In effetti è difficile. Ma qui si tratta di un’urgenza!”
gc: “Urgenza di un pubblico che ascolti e giudichi le tue profonde ferite? L’urgenza è un bell’aperitivo con una bella ragazza!”
me: “Si anche quello. Ma ti sei chiesto come mai abbia scritto questo racconto in cinque minuti senza modificare una parola? Quel racconto era già dentro me.”
gc: “Davvero non temi il giudizio di quel pubblico?”
me: “Oh certo che lo temo. Non ci dormo la notte. Ma sai come la penso. lo scrittore ha il dovere morale di mettere le proprie parole al servizio del progresso umano. Qui si tratta di una rivoluzione del sentire. Di una rivoluzione umana. Come posso non esserci? Ce l’ho pure tatuato sul braccio!”
Così ho messo a tacere il Grande Censore. Ho inviato il racconto alla mia amica che, entusiasta, l’ha fatto leggere alla sua equipe. Qualcuno ha pianto, qualcuno si è commosso. Insieme hanno deciso che “L’uomo che si tatuava il dolore” avrebbe fatto parte della conferenza su Corpo e Dolore della Mente.
Tutto il resto della conferenza è una sorpresa. Mi hanno detto che ci sarà una pianista, una simulazione di seduta terapeutica con un’attrice e una fase di approfondimento del tema.
Se siete parte della rivoluzione umana, forse dovete venire.
Andrea Conti