Mese: Aprile 2013 (Pagina 1 di 2)

Un radar per la memoria

Brevi, fulminanti, divertenti. Da ricordare, appunto. Volumetti da un’ora esatta di lettura, nati con le ali per svolazzare nel web ma gradevoli anche nella tradizionale versione della più tecnologicamente avanzata fra le forme-libro, la carta, come sostiene Umberto Eco.

E San Marino, per farsi ricordare, ha chiesto proprio a Umberto Eco di organizzare un evento – Lectures on Memory, appunto – che vede docenti di fama internazionale affrontare il tema della memoria nelle sue diverse applicazioni, dalla letteratura alle neuroscienze: l’ultima edizione, incentrata sul tema del gioco (con particolare riferimento ai giochi del Fondo Young, la prestigiosa raccolta di testi, oggetti e memorabilia legati alla mnemotecnica) ha dato vita alla omonima collana griffata Guaraldi a 3,99 cad ePub.

Speriamo sia più facile ricordarselo di come ce lo spiega Umberto Eco nel suo esilarante Mnemotecniche e rebus

Castelli Giocare alla memoria Paolo Castelli
Giocare alla memoria
carta – 8,00 €
 pdf – 3,99 €
ePub – 3,99 €
Mobi – 3,99 €
 Eco_copertina_sito Umberto Eco
Mnemotecniche e rebus
carta – 8,00 €
pdf – 3,99 €
ePub – 3,99 €
Mobi – 3,99 €
 Mizza_cop_sito Marina Mizzau
È un gioco
carta – 8,00 €
 pdf – 3,99 €
ePub – 3,99 €
Mobi – 3,99 €
 Sbrilli_cop_sito Antonella Sbrilli
Memoria per le date, date per la memoria
carta-8,00 €
 pdf – 3,99 €
ePub – 3,99 €
Mobi – 3,99 €

In risposta a: “Libri scolastici: la filiera del libro e della carta contro il decreto Profumo”

L’Associazione italiana editori (AIE) e tutta la  filiera del libro, schiuma alla bocca,  riafferma sua totale contrarietà al decreto ministeriale dedicato alle scelte dei libri scolastici: i toni sono apocalittici e le colorazioni xenofobe, da ventennio fascista.

Secondo AIE/ALI, infatti, il decreto solleciterebbe le scuole e le famiglie  ad acquistare “prodotti di aziende straniere, non europee, a danno di imprese italiane, mettendo così  in difficoltà le aziende e gli occupati dell’intera filiera del libro e della carta”, senza considerare  che “l’impatto sempre più pervasivo degli strumenti elettronici sui ragazzi ” potrebbe essere nocivo per la loro salute!

Mi vergogno profondamente di far parte di questa razza di farisei xenofobi che ha fatto pagare alle famiglie italiane ogni anno milioni di euro imposti in nome di quella stessa “autonomia didattica” che oggi viene invocata in difesa dei propri lesi interessi di categoria!Chiedo pubblicamente scusa ai nostri figli di averli ridotti a fanalini di coda della cultura mondiale dell’innovazione anche a causa di questa arcaica  concezione didattica asservita ai soli interessi corporativi.

Mi dissocio da questa per fortuna esigua categoria editoriale, erede fino in fondo di quella cultura fascista che l’ha asservita alla trasmissione dei valori dell’ideologia dominante,  “canalizzata” in maniera coatta  nel mondo della scuola.

Mario Guaraldi

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